e io scrivevo
"Qualche settimana fa, insieme a un gruppetto di persone, abbiamo passato una domenica a cucinare presso una struttura che assiste bambini in fase di adozione.
Senza girarci intorno... un orfanotrofio vero e proprio gestito in modo splendido dalle suore.
Non me lo credevo. Tutte le esperienze passate avute con le suore sono state pessime.
Noi siamo arrivati il pomeriggio presto e loro ci hanno messo a disposizione una cucina immensa. Disponibili in tutto e per tutto.
Ripeto, non me lo credevo.
Dopo i primi 40 minuti passati a capire come doveva essere l'organizzazione per far mangiare alle 19,30 circa 50/60 persone... siamo partiti alla grande.
Eravamo provvisti di panielli per fare 75 pizze... più dolci e bevande.
Sono sincera, temevo un po' l'incontro con i bimbi. Non sapevo come avrei reagito... l'effetto che mi avrebbe fatto.
Durante tutto il pomeriggio siamo rimasti a cucinare tranquilli. I bimbi non c'erano... erano fuori a vedere una recita.
A un certo punto si sono spalancate le porte... e sono arrivate le risate... le urla... gli schiamazzi... Siamo stati investiti dal loro entusiasmo.
E' stato emozionante.
Ho chiacchierato per parecchio tempo con una suora in gambissima, più o meno 75 anni. Mi spiegava che c'erano bimbi di tutte le età... fino ai 17 anni e che la burocrazia non aiuta in nessun caso. Una ragazzina è presente in quella struttura già da 6 anni e ogni volta bloccano, per qualche motivo assurdo, la sua partenza per qualche famiglia. Bah...
Comunque, tornando alla serata... è stato splendido. Tutto bellissimo. Abbiamo cucinato prima da soli... e poi con loro.
C'erano i piccoletti attaccati a quelli più grandi... come se fossero i fratelli maggiori.
Fanno una tenerezza che è difficile spiegare.
La cosa che più mi ha colpito? ci ho pensato tanto...
quel giorno appena li ho visti che ci correvano incontro felici... come se stessimo facendo chissà quale cosa,
ho avuto un momento di commozione. Era difficile non piangere. Però sono stata brava e mi sono ripresa subito.
Potrei dire che c'era una bambinetta di circa 3 anni. Castana chiara. Guanciotte rosse e paffute. Bella come il sole, uno spettacolo...
L'avrei rubata...:) Ogni volta che incrociavo il suo sguardo ne ero quasi intimorita. Lei mi ha colpito tanto.
Ma la cosa che mi ha piegato in due è stata un'altra... uno dei maschietti.
Più o meno 14 anni. I primi baffetti...
Una voce quasi da uomo su un viso da ragazzino.
E' entrato nelle cucine. Spavaldo e strafottente... mani in tasca ai pantaloni...
e sguardo quasi a cercare la lite. Direi quasi un antipatico di prima categoria.
Si è avvicinato a uno di noi e ha detto che voleva stendere lui una pizza.
Gli hanno ceduto il posto e gli stavano spiegando come fare... quando ha rotto il paniello. C'è rimasto male.
Gli è stato detto come fare per recuperarlo... oppure, visto che ce n'erano tantissimi... di prenderne un altro e ricominciare.
Niente da fare. C'era rimasto così male che ha mollato il paniello lì e si è scusato.
Lo abbiamo spinto a riprovare ma non c'è stato verso.
In un attimo aveva perso tutta quella spavalderia di prima...
Era diventato di una fragilità pazzesca... sembrava quasi mortificato.
Chi prima gli spiegava, senza dare tanto peso all'accaduto, gli ha detto che a gennaio
sarebbe tornato e gli avrebbe fatto un bel corso su come fare la pizza.... e sorridendo
gli ha detto "vedrai quanti ne romperai di panielli prima di riuscire".
Allora si è tranquillizzato.
Era bastata una sciocchezza per farlo crollare. Mi ha fatto di un male vederlo in quel modo.
Si, penso sia stato proprio lui a colpirmi più di tutto il resto.
Vedere la sua normalità fatta di incertezze, dubbi, paure su ogni cosa.
E' stato emozionate/straziante/stravolgente/indescrivibile.
Sono passati giorni dall'evento e più passa il tempo più mi rendo conto
che il regalo... la cosa bella... non l'abbiamo fatta noi andando a cucinare per questi bambini.
Il regalo ce lo hanno fatto loro ogni volta che ci hanno guardato e ci hanno sorriso.
La sera tardi... stavamo ripulendo tutta la cucina...
uno di quei mocciosetti si è avvicinato e ha detto..
"ma quando ritornate??".
Belli belli loro."
(inserito già sul forum a giugno 2015)
Sono passati tre anni e di serate con i bambini ne abbiamo fatte diverse. Ogni volta una bella emozione.
Beh, l'altro ieri c'è stato uno scambio veloce di messaggi tra suor Veronica ed Ettore, una ricorrenza da festeggiare e non potevamo mancare.
Abbiamo deciso in fretta e in furia (si può dire furia mentre si parla di suore??) e abbiamo voluto esserci.
Emma, Paola, Maurizio ed Ettore si sono scatenati.
Sfornate una quarantina di pizze più lingue di pizza per il giorno dopo.
Tra pizza, vino novello del nuovo papà di Gwen, i suoi amici... e le risate con le suore, la serata è scivolata via in fretta.
Bellissimi i ragazzi che venivano ad "ordinare" la pizza in base ai propri gusti e sono rimasti con noi a mangiarla.
Alla fine sono arrivate anche le castagne a scaldarci le mani.
Soltanto quelle erano fredde.
Noi felici.
Ecco.
Rita