Ho visto che su facebook molti di voi sono invogliati ad avvicinarsi al mondo della panificazione ma non sanno da dove partire, ho pensato di fare per voi una ricetta semplice ma di grande soddisfazione e che per di piu’ non prevede l’uso di impastatrici ne’ di refrattarie.
Eccezionalmente ho fatto la versione con il lievito di birra fresco, sempre per venire incontro alle esigenze dei piu’ che non hanno la pasta madre (ovviamente arrivera’ anche quella versione).
Il pane e’ il ‘pane senza impasto’ di Jim Lahey.
Si chiama senza impasto perche’ gli ingredienti vanno semplicemente amalgamati fra di loro in una semplice ciotola (capiente) con le mani o un cucchiaio, la maglia glutinica la fa il riposo lunghissimo e aiutano le pieghe che si eseguono dopo il riposo.
Il poco lievito utilizzato stupira’ molti di voi, facendo cambiare idea sui quantitativi necessari per kg di farina.
Ingredienti:
farina 860 g (io ho fatto un mix svuota sacchetti: Spadoni per pizze, Rieper rossa e 0 dal W che ignoro)
acqua 690 g
lievito di birra fresco 6 g
sale 16 g
Gli ingredienti vanno amalgamati fra di loro senza tanti scrupoli, e poi lasciati in una ciotola piuttosto capiente e coperto con pellicola.
Cosi’ si presentava l’impasto dopo le 20 ore di lievitazione a temperatura ambiente:
Ho rovesciato sul tavolo infarinato
Ho quindi fatto le pieghe: vedete che l’impasto non si rompe? Ho preso e ripiegato sopra
e fatto lo stesso dal lato opposto
poi anche dagli altri lati
Finito!
Ho quindi preso un canovaccio (ovviamente pulito, e che non profumi di detersivo o di ammorbidente), ho cosparso di semola e messo il pane CAPOVOLTO
Eccolo dopo due ore
Mezz’ora almeno prima dello scadere della lievitazione ho messo in forno una pentola in ghisa (con coperchio) grandissima che ho preso anni fa al Lidl: potete usare altre pentole di altri materiali ma mi raccomando ovviamente non devono avere nessun componente in plastica (nemmeno nel coperchio) e ho acceso a 220° C.
Allo scadere della lievitazione ho aperto il forno, tolto il coperchio e rovesciato dentro il pane capovolgendolo nuovamente: fate molta attenzione perche’ sara’ tutto caldissimo!
Ho rimesso il suo coperchio e messo in forno a 220° C per 30 minuti.
Dopo i 30′ ho aperto e tolto il coperchio, ecco come si presentava
Ho proseguito la cottura senza il coperchio per 15 minuti, poi l’ho tolto dalla pentola e finito di asciugare direttamente sulla grata per altri 10′ (io ho abbassato un po’ i gradi, voi regolate il vostro forno vedendo come si presenta il pane).
Eccolo pronto, mentre si sta raffreddando sulla grata e alla prova taglio:
Che dire? Massimo risultato con il minimo sforzo
Versione con PM:
Ingredienti con Pasta Madre:
farina 820 g
acqua 670 g
Pasta Madre rinfrescata 60 g
sale 16 g
Con Farina tipo 2 e un pugno di 0.
Ho provato ad allungare di un’ora il riposo dopo le pieghe ma non serve: seguite le tempistiche del lievito di birra.
Stavolta ho usato la pentola della foto (sarebbe da cotechino!) e avevo allungato l’impasto per adattarlo allo stampo, peccato l’avessi allungato troppo e al momento di rovesciarlo si è ripiegato su se’ stesso nelle parti che eccedevano.
La forma percio’ e’ un po’ cosi’ e gli alveoli sono necessariamente piu’ fitti perche’ ho usato una farina piu’ pesante, ma il profumo e il sapore di un pane con una farina di tipo 2 e’ qualcosa di indescrivibile!
Ecco l’ultimo nato con la Spadoni ‘farina per pizza ai cereali’ cotto sempre nella pentola di ghisa smaltata
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